L’inventario dei beni è quella complessa operazione mediante la quale, per quantità e
qualità, si registrano, si classificano, si descrivono e si valutano i singoli elementi
patrimoniali.
In senso più ristretto l’inventario è documento contabile in cui tali elementi sono esposti,
e sono necessari per costituire la base per la determinazione della consistenza
patrimoniale dell’ente.
L’adeguamento dell’inventario può essere attuato attraverso la ricostruzione o la
revisione annuale.
Con la ricostruzione si procede ad attuare una ricognizione di tutti i beni acquisiti o in
uso all’ente ad una certa data. L’operazione va espletata con un rilievo diretto di tutti i
beni mobili ed immobili mediante sopralluogo presso tutti gli edifici dell’Ente.
Con l’aggiornamento si procede ad attuare una revisione annuale dell’inventario
mediante revisione dei beni iscritti nell’inventario. L’operazione consiste nel registrare
tutte le variazioni intervenute nell’esercizio come l’acquisizione, la dismissione o la
vendita dei beni.
Per la registrazione nell’inventario i beni dell’ente vanno valutati sulla base di quanto
previsto dal principio applicato della contabilità economico-patrimoniale di cui all’allegato
n. 4/3 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
La ricostruzione o aggiornamento dell’inventario si conclude con l’etichettatura di ogni
singolo bene mobile mediante apposita etichetta adesiva sulla quale, oltre al numero
progressivo d’inventario, sarà stampato il nome dell’ente.
La rilevazione e valutazione contabile consentirà all’ente di predisporre il Conto del
Patrimonio al netto e al lordo dei fondi di ammortamenti.
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